Com’era l’anno 2002-2003 al Gruppo Babele
In ottobre le richieste di iscrizione pervenuteci dalla Scuola Media di Fiorano sono state superiori alla nostra possibilità ricettiva. Abbiamo dato priorità alle richieste della Scuola di Fiorano rispetto a quelle di Spezzano.
Di mese in mese abbiamo inserito chi era in attesa, trovando il posto attraverso una diversa ripartizione per pomeriggi o lasciando a casa per un mese chi era stato assente a lungo senza motivo. Questo ci ha permesso di dare l’opportunità un po' a tutti di verificare se il Babele potesse essere un luogo utile per loro. In conseguenza di questa maggior richiesta di precisione è migliorata l’attenzione dei ragazzi alla puntualità e al rispetto dell’orario settimanale.
Quest’anno il modulo d’iscrizione è stato modificato per sottolineare il protagonismo del ragazzo, per quanto riguarda la sua scelta e l’impegno.
Durante tutto l’arco del periodo sono entrati a far parte del Gruppo 52 ragazzi delle Scuole Medie e 8 ragazzi delle Scuole Superiori . La presenza media nei tre pomeriggi settimanali delle medie è stata di circa 25 ragazzi.
La richiesta principale dei genitori ha riguardato il sostegno scolastico e non è mancato l'interesse al miglioramento delle competenze relazionali dei figli. Il sostegno scolastico avviene attraverso la suddivisione in gruppo dei ragazzi, sempre seguiti da un educatore.
La presenza degli educatori in modo discontinuo e secondo giorni diversi ha comportato una variabilità di composizione dei gruppi e una rotazione che si è cercato di organizzare nel modo migliore: questa situazione, se da una parte rende meno efficace un lavoro continuativo, d’altra parte trasmette flessibilità ed autonomia ai ragazzi, aumentando le loro opportunità di sperimentare diversi tipi di approccio educativo e di relazione.
Dopo lo svolgimento dei compiti scolastici, ogni ragazzo ha documentato in forma scritta le attività svolte durante la prima parte del pomeriggio, attraverso la compilazione di schede raccolte in uno schedario. Queste schede aiutano il ragazzo ad organizzare e concettualizzare meglio quello che ha fatto e servono a visualizzare ad ogni educatore che subentra il percorso compiuto..
Dopo i compiti i ragazzi hanno trovato il loro spazio nell’ampio cortile a noi riservato, dove si è giocato a calcio, pallavolo, pallacanestro, insieme agli educatori e volontari.
Spesso abbiamo fornito la merenda grazie anche a quanto gentilmente portato dai genitori.
Abbiamo limitato gli spostamenti verso strutture esterne, sia per una mancanza di richiesta dei ragazzi, sia perché non c’era la disponibilità del pulmino Ducato del Comune. Quest’anno non abbiamo allenato una squadra di pallavolo perché mancava l’allenatrice, e le ragazze presenti non erano interessate all’attività. Invece l’allenamento della squadra di calcio è stato più intenso e meglio strutturato, grazie all’impegno di un educatore che ha costruito un percorso di lavoro insieme ai ragazzi. L’allenamento avveniva due pomeriggi alla settimana al campo sportivo dell’oratorio.
La visita al castello e il relativo laboratorio di ceramica sono stati proposti solo alle ragazze per fornire loro una esperienza di gruppo, mancando ad esse la possibilità di uscire come hanno fatto i ragazzi per le partite.
Altre attività hanno trovato il gradimento di una parte dei ragazzi: laboratorio di preparazione materiale festa di Halloween, laboratorio di statuine per presepe parrocchiale, laboratorio maschere, giochi di società al tavolo e biliardino.
Alcuni momenti di discussione condotti dall’educatore in piccoli gruppi e due pranzi al ristorante Pan (invitati da una organizzazione di beneficenza) ci hanno permesso di incontrare diversamente i ragazzi e di far crescere l’idea del gruppo.
Foto: festa di Natale al Babele.
Altre attività:
La solida e preziosa collaborazione con gli operatori dei Servizi Comunali ci ha permesso di partecipare piacevolmente alla festa di Halloween svoltasi il 30 ottobre in piazza e alla “Festa dei bambini e dei ragazzi” il 25 maggio, organizzando una Caccia al Tesoro (finanziata dalla COOP Estense) che ha coinvolto numerosi ragazzi.
Gita al mare in Luglio;
Festa di Natale a Babele;
festa di Carnevale a Formigine;
Gita al parco acquatico di CanevaWorld.
Foto: ragazze nel laboratorio di ceramica del Castello.
La Scuola
I colloqui con gli insegnanti a scuola sui singoli ragazzi hanno richiesto molto tempo e visto inoltre il loro carattere esaustivo, non abbiamo partecipato ai consigli di classe, anche per non togliere pomeriggi da passare coi ragazzi.
Anche quest’anno abbiamo preparato un pannello per esporre le foto dei ragazzi alla festa finale della Scuola a Fiorano e a Spezzano.
Organizzazione
Le attività didattiche sono state svolte dal 25 settembre 2002 al 23 giugno 2003, con il seguente orario:
Lunedì, Mercoledì, Venerdì, dalle ore 14.30 alle 16.30, attività scolastiche; dalle ore 16.30 in poi, attività ludico-ricreative; Martedì e Giovedì, dalle ore 15 alle 17. Questi due pomeriggi erano riservati ai ragazzi delle Scuole Superiori che venivano però anche altri pomeriggi per stare nel gruppo. Il Giovedì è stato frequentato anche da ragazzi di Scuola Media.
Gli educatori sono stati in totale 10 impegnati in momenti diversi nel corso dell’anno e in misura diversa. Questa precaria disponibilità sia degli educatori che dei volontari è un elemento che si delinea durante l’anno e non sempre programmabile, poiché dipende anche dalla “lotta interiore” del singolo tra impegno sociale e impegno universitario. Questa altalena porta per alcuni alla scelta improvvisa di rinunciare al piacere del Gruppo per seguire il proprio cursus studiorum.
D’altra parte, chi c’è, quando c’è dà il massimo, proprio perché è una scelta motivata in modo speciale, non diventa un impiego di routine.
Nonostante questa caratteristica di precarietà di alcuni operatori, siamo riusciti a dare continuità agli interventi e ad organizzare il gruppo educatori in modo che condividesse le scelte e il clima di lavoro coi ragazzi.
Nessun obiettore Caritas è entrato in servizio quest’anno a Fiorano.
Ho intensificato gli incontri con le scuole superiori per promuovere il volontariato al Gruppo. In collaborazione con la Caritas abbiamo accolto 6 tirocinanti di 3° e 4° di istituti di Modena: 4 di loro hanno portato a termine il percorso positivamente. Dopo un primo periodo di affiancamento ad educatori più esperti, alcune di queste ragazze sono state un valido sostegno e riferimento.
Attraverso degli incontri di sensibilizzazione alla solidarietà e al volontariato nelle classi 3° e 4°, sono stati contattati i giovani degli Istituti superiori di Sassuolo e Maranello, in collaborazione con Michela Schenetti del CSV di Sassuolo. Fra i numerosi contatti circa 6 persone sono venute al Babele, ma solo una ha proseguito per tutto l’anno scolastico.
Hanno provato l’esperienza anche alcuni volontari della parrocchia di 3° superiore: solo in un caso c’è stata la costruzione di relazioni significative; negli altri casi, o per mancanza di tempo, o per difficoltà legate alla giovane età, non è rimasta gran traccia.
La presenza di volontari giovanissimi ha il vantaggio di rendere l’ambiente fresco e gradevole, ma lo svantaggio di dover seguire un maggior numero di “utenti” con diverse esigenze e problemi.
Per rendere più funzionali gli ambienti all’attività didattica abbiamo fatto costruire due pareti di cartongesso. È stato sistemato l’arredamento e l’impianto elettrico della sala giochi dove è stata ricavata la postazione Freenet. I lavori sono stati eseguiti anche con il coinvolgimento di alcuni ragazzi, degli educatori e di due genitori. Il fatto che la Parrocchia si sia fatta carico di queste spese conferma la volontà di costruire un luogo al servizio dei giovani.
Abbiamo utilizzato:
- le sale sopra al cinema Primavera;
- due salette dietro alla chiesa parrocchiale;
- il cortile con spazio per calcetto, pallacanestro e pallavolo;
- il cinema per proiezioni;
- il campo da calcio dell’oratorio;
- alcune sale del Centro Parrocchiale per riunioni di gruppo;
- il pulmino Ducato.
La formazione comune per gli educatori dei vari GET aveva fra gli obiettivi quello di formare un gruppo fra gli educatori stessi, poiché una parte di loro era nuova a questa esperienza. Abbiamo seguito un corso di Teatro dell’Oppresso (4 incontri, 28 ore totali). Utile per facilitare la relazione fra gli educatori e per vedere i diversi modi di lavorare dei colleghi di altri GET.
Gli incontri con il filosofo dell'educazione Guido Tallone (24 ore) ci hanno aiutato a ripensare il nostro lavoro secondo una progettualità più ampia, vedendo l’utente come cittadino portatore di diritti. È stato uno stimolo utilissimo di confronto sulla progettualità dei servizi, che ha portato a un lavoro di riflessione anche durante l’attività di coordinamento distrettuale.
Foto: i partecipanti alla caccia al tesoro prima di cominciare.
Foto: alcuni ragazzi si trovano nel cortile del cinema anche fuori dall'orario Babele.
Concludendo
Ringrazio il rag. Franco Taccini e l’arch. Giovanni Cavani per la loro competente collaborazione; Doriano Dalpiaz per il suo supporto logistico ed umano. Ringrazio anche altre persone, tante per essere qui elencate, che lavorano nel Comune di Fiorano e in Parrocchia, che hanno contribuito alle attività.
Ringrazio il Comitato Organizzatore del Torneo di calcio “Memorial Claudio Sassi” per il contributo economico assegnatoci per il terzo anno come premio “Solidarietà”.
Fiorano, 18 luglio 2003.
Claudio Corradini
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