Com’era l’anno 2001-2002 al Gruppo Babele
Durante tutto l’arco del periodo sono entrati a far parte del Gruppo 51 ragazzi delle Scuole Medie e 13 ragazzi delle Scuole Superiori. La presenza media nei singoli pomeriggi è stata di circa 25 ragazzi.
Le richieste di iscrizione pervenuteci dalla Scuola Media di Fiorano in ottobre sono state superiori alla nostra possibilità ricettiva. Di mese in mese abbiamo inserito chi era in attesa, quando si creava posto attraverso una diversa ripartizione per pomeriggi o per il ritiro o il congedo provvisorio di utenti troppo incostanti e “disordinati” nella frequenza.
Le attività scolastiche hanno occupato una buona parte del pomeriggio e sono la richiesta principale delle famiglie dei ragazzi.
Quest’anno abbiamo chiuso il cortile alle auto per riservarlo al gioco dei ragazzi. Questo ampio spazio è stato così usato contemporaneamente dal gruppo di pallavolo, di calcetto, di pallacanestro. Il gruppo complessivamente è risultato più unito e “gruppo”, a differenza degli anni scorsi in cui diversi gruppetti venivano spostati per andare chi in piscina, chi in palestra di qua e di là. Anche tutti gli educatori e volontari hanno partecipato più attivamente al gioco in cortile, essendo appunto alla portata di tutti.
L’adattamento di questo cortile alle esigenze di campo gioco funzionale è stato possibile attraverso parecchi giorni di lavoro, l’aiuto dei volontari della Parrocchia, di un genitore di una iscritta e dei ragazzi più grandi del Babele. Ci siamo occupati della potatura radicale delle piante, della pulizia del cortile e degli spazi verdi divenuti discarica per lavori di officina per gente di passaggio. Abbiamo montato i dissuasori e catene delimitanti, i cestini portarifiuti, i portabiciclette, rinnovato l’impianto di pallacanestro, montato i pali e la rete di pallavolo, montato reti di protezione; all’interno abbiamo verniciato porte, finestre, ringhiere, migliorando insomma l’aspetto e la funzionalità della struttura complessiva.
Altre attività:
- Allenamenti e partite di calcetto con le squadre degli altri doposcuola (mensilmente) e due tornei; quest’anno abbiamo legato l’ammissione alla squadra alla puntualità e all’impegno scolastico al doposcuola, rinunciando ad inserire i “fuoriclasse” che appunto non stavano tanto in classe. Nei vari tornei siamo arrivati quasi ultimi, ma i ragazzi si sono divertiti, anche quelli che nella logica del calcio di solito non sono ammessi (vedi uno dei 5 “comunicati stampa” esposti durante l’anno);
Scuole Superiori
Dei 18 ragazzi di 3° media dell’anno scorso 6 hanno continuato nei pomeriggi dedicati alle Superiori, mentre degli altri 7, uno è nuovo e altri hanno continuato dalle Superiori o sono ritornati dopo un anno di pausa. Altre ragazze hanno frequentato il Babele in momenti da loro preferiti, per incontrare i ragazzi e chiacchierare in relax.
Con il gruppo durante l’anno abbiamo fatto alcune partite a calcetto a Castellarano, dove hanno una squadra di ragazzi delle superiori.
La Scuola
Continua positivamente lo scambio di informazioni fra gli educatori e gli insegnanti a scuola. Abbiamo diminuito la nostra presenza ai Consigli di Classe perché insieme ad alcuni insegnanti si è ritenuto più utile approfondire i colloqui in altra sede. C’è stata piena disponibilità e interesse degli insegnanti ad avere incontri singolarmente, nella scuola di Fiorano.
Alla fine dei due quadrimestri abbiamo consegnato agli insegnanti delle schede con un resoconto sintetico della partecipazione di ciascun ragazzo al Babele.
Anche quest’anno abbiamo partecipato alla festa finale della Scuola con l’esposizione di materiale fotografico sui ragazzi, una sorta di vetrina del Babele, che ha gratificato i ragazzi ritratti e i loro genitori.
Organizzazione
Dal 26 settembre 2001 al 25 giugno 2002.
Per i ragazzi delle Scuole Medie:
Lunedì, Mercoledì e Venerdì, ore 14.30 – 16.30: attività di sostegno scolastico;
dalle ore 16.30 in poi: attività ludico-ricreative.
Per i ragazzi delle Scuole Superiori:
Martedì e Giovedì, ore 15 – 17.
Gli educatori sono stati in totale 10, impegnati in momenti diversi nel corso dell’anno.
L’obiettore Caritas è riuscito a diventare un riferimento per i ragazzi. Ha terminato il servizio in Marzo e ha poi continuato il suo impegno di educatore ogni pomeriggio al Babele, lavorando part-time nel precedente posto di lavoro e riprendendo la scuola superiore alla sera.
Ecco la sua relazione sul servizio svolto
Quest’anno, all’accordo con l’istituto Sigonio, si è aggiunto quello con l’Ist. Selmi per far effettuare agli studenti un tirocinio. La collaborazione di due operatori Caritas, che non dovendo più seguire gli obiettori (in via d’estinzione), si sono rivolti alle citate scuole per proporre il tirocinio, ha portato 3 studentesse del Sigonio e 2 del Selmi a fare una esperienza da novembre a maggio di 34 ore ciascuna in media. Dopo un primo periodo di affiancamento ad educatori più esperti, alcune di queste ragazze sono state un valido sostegno e riferimento per tutti.
Ho inoltre partecipato al progetto “Prove di comunicazione”, insieme ad altre associazioni, organizzato da Michela Schenetti del CSV di Sassuolo. Si è trattato di fare degli incontri di sensibilizzazione alla solidarietà e informazione sul volontariato, nelle classi 3° e 4° degli Istituti Superiori di Sassuolo e Maranello. In seguito, un ragazzo del Don Magnani e 4 dell’Elsa Morante hanno provato l’esperienza Babele, nei mesi di aprile e maggio effettuando in totale un centinaio di ore.
Assenti invece volontari della parrocchia.
Il 26 maggio abbiamo partecipato alla “Festa dei bambini e dei ragazzi” organizzata dal Comune, allestendo uno stand espositivo in Piazza Menotti.
Concludendo
Quest’anno siamo stati “meno aperti” come gruppo, limitando il numero degli accessi. L’obiettivo era fornire un ambiente più controllato e ordinato per accontentare chi voleva impegnarsi e si era lamentato per le situazioni di confusione.
In generale alcune misure prese hanno fatto assomigliare il Babele un po' di più alla Scuola, e questo non è avvenuto senza resistenze generali, anche mie. Alcuni riscontri positivi però, dapprima dei genitori, poi dei ragazzi che dimostravano un emozionato senso di appartenenza a qualcosa di più “istituzionalizzato”, hanno testimoniato l’idea generale di un ambiente dove “si stava bene” e mi incoraggiano nella ricerca di condizioni e regole che migliorino lo stare al Babele.
Ringrazio per la preziosa collaborazione il rag. Franco Taccini e l’arch. Giovanni Cavani, oltre che l’instancabile Doriano Dalpiaz. Ringrazio anche altre persone, tante per essere qui elencate, che lavorano negli Assessorati coinvolti e in Parrocchia, che credono e hanno contribuito al progetto.
Fiorano, 18 luglio 2002.
Claudio Corradini
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