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Attività

Cerchio

Quest’anno abbiamo approfondito l’attività di accoglienza, conoscenza e condivisione di gruppo denominata “cerchio”, sperimentata l’anno precedente, e svolta prima dei compiti scolastici. Alle educatrici con maggior esperienza è stato chiesto di preparare un progetto che avrebbero proposto ai ragazzi. Durante l’anno si sono formati principalmente 4 gruppi, divisi per età e per interesse. Segue la descrizione dei cerchi attivati.

1. Piccolo Principe: per ragazzi di 2a e 3a media

Foto 1: lettura del “Piccolo Principe”.

Questo cerchio è stato dedicato al libro di Saint-Exuperie “Il piccolo Principe”, ha coinvolto otto ragazzi da ottobre ad aprile, tre volte alla settimana. Si è proceduto nella lettura e nel commento del testo, saltando solo alcuni capitoli, e si sono svolte alcune attività sempre partendo da quanto letto. È stato condotto da un’educatrice, coadiuvata da un nuovo educatore. Gli argomenti trattati sono stati vari e profondi: il tema della vergogna, della solitudine, dei legami e l'arte dell’addomesticare, il tema del tempo, delle cose essenziali, delle cose effimere e durature. La modalità di trattazione di questi temi è stata varia: cartelloni, invenzione di giochi o semplice discussione. L’idea iniziale era di realizzare una rappresentazione scenica di una parte del testo, ma varie difficoltà hanno fatto abbandonare questo progetto.

Le difficoltà incontrate sono state diverse: la profondità dei contenuti trattati e la diversità dei ragazzi: ognuno aveva diversa sensibilità ed anche interesse; la non continuità di frequentazione al cerchio di alcuni ragazzi era spiazzante e costringeva l’educatrice a tornare indietro. Positiva, invece, la possibilità per i ragazzi di avere uno spazio per dire semplicemente certe cose, per affrontare determinati argomenti che forse, nella loro vita non affronteranno mai. Secondo l’educatrice che ha condotto il cerchio, anche se a loro è rimasto poco, quel poco è da considerare di valore.

 

2. Piccolo Principe: per ragazzi di 2a e 3a media

Un’altra educatrice ha proposto un cerchio ad un gruppo a cui non interessava recitare, per cui si è cercato di fare una lettura dei temi trattati nel libro un po’ più ampia, integrando con brani riguardanti l’infanzia e l’adolescenza, la differenza culturale. Si è parlato molto di musica e di quanto questa influenzi la vita degli adolescenti, di pregiudizi e di come si giudicano gli altri. Per parlare di questi argomenti si consultava un libro che l’educatrice usava alle superiori in Sociologia. Ai ragazzi è piaciuto molto perché era un “libro da grandi”.

Foto 2: altro cerchio.

Visto che questi ragazzi volevano preparare le musiche e i costumi per lo spettacolo che dovevano mettere in scena i ragazzi dell’altro gruppo, hanno spesso ascoltato musica, attività che è risultata utile anche perché ha permesso ai ragazzi di imparare a venirsi incontro: i brani che piacevano solo a una o due persone non venivano ignorati, ma se ne sceglieva solo una parte. Questo ha sorpreso, soprattutto perché si trattava di ragazzi che spesso vogliono imporsi.

Durante gli incontri veniva compilato un “diario di bordo” in cui i ragazzi scrivevano ciò che si era fatto con relativi commenti di qualunque tipo.

La difficoltà ricorrente per i ragazzi di 3a media è che rifiutano a priori tutto ciò che non li fa sentire coinvolti come ragazzi grandi, e assumono spesso atteggiamenti poco collaborativi. Con i ragazzi di 1a e 2a media è più facile suscitare in loro curiosità ed interesse.

3. Attività espressive per ragazzi di 1a e 2a media

Si è partiti con un cerchio unico che poi, a dicembre, a causa del numero elevato dei ragazzi presenti, è stato diviso in due sottogruppi da otto.

Le attività proposte da un’educatrice, due volte alla settimana, si sono basate su giochi, simulazioni, schede, per aiutare i ragazzi e le ragazze a sviluppare abilità interattive, cercando di motivare i soggetti, con minore capacità verbale, a prendere parte alle discussioni favorendo la coesione dei partecipanti. Si è cercato di lavorare sulle competenze sociali per promuovere l’identità del gruppo e rafforzare l’autostima dei ragazzi.

Durante le discussioni si è cercato di far esprimere le emozioni piacevoli e non piacevoli, peculiari della loro età. Ecco alcuni titoli degli argomenti affrontati: le vacanze; le prese in giro da parte dei compagni; il rispetto per se e per gli altri; quando mi annoio…; il servizio civile volontario; abbigliamento: ombelico scoperto e tatuaggi; i ricordi d’infanzia; quando un prof. rimprovera…; le botte e le aggressioni; le offese; come stiamo oggi; lo sport; la rabbia; i compiti; l’amore per i cellulari; lavoro di fantasia sul proprio nome.

Foto 3: presentazione di un cartellone al gruppo.

Queste le attività principali attraverso cui i ragazzi si sono resi protagonisti nel fare insieme, spesso completate da un cartellone o piccole dispense: plastico delle vacanze sulla carta geografica con bandierine individuali; gioco posta; gioco terra acqua; lettura leggenda di Halloween con mimi; questo oggetto mi ricorda; oggi mi sento; albero di natale; biglietti; una persona diversa; l’orologio della vita; i ragazzi del babele: quelli che…

Foto 4: preparazione dei costumi.

Vista la difficoltà di alcuni ragazzi a chiarirsi i concetti legati alle sequenze temporali delle stagioni e i fenomeni del tempo, si è realizzato un cartellone dove giorno per giorno i ragazzi, a turno, disegnavano schematicamente il tempo della giornata e segnavano la temperatura grazie a un termometro posizionato fuori dalla finestra.

Nella seconda parte dell’anno si è svolta un’attività denominata “Il principe Ivan”, dove i ragazzi, partendo da una semplice frase, hanno ideato e scritto una storia, poi hanno costruito i costumi e realizzato le sequenze fotografiche delle scene del racconto. Questo lavoro di fantasia li ha portati a dover mediare tra di loro e a decidere cose comuni; non sempre è stato facile, ma sono riusciti a cogliere che fare insieme significa accettare le idee degli altri.

Foto 5: attori della storia del principe Ivan.

È stato vantaggioso lavorare in coppia con un educatore, con cui preparare il cerchio, e con cui alternarsi nel ruolo di conduttore ed osservatore. L’introduzione di una scheda di osservazione quotidiana sui comportamenti dei ragazzi, compilata dall’educatore ha facilitato la riflessione sull’andamento delle attività proposte e ha permesso di registrare oltre ai comportamenti anche idee, proposte e cose particolari dette o fatte dai ragazzi. Per i ragazzi è stato positivo avere una nuova figura maschile come conduttore.

4. Attività espressive per ragazzi di 1a e 2a media

Il cerchio condotto da una seconda educatrice, a volte coadiuvata da un educatore, ha utilizzato giochi di interazione che avevano come obiettivo il miglioramento della comunicazione e un’attenzione particolare nello stimolare la fantasia attraverso il racconto di storie.

Foto 6: presentazione di un cartellone.

Un gioco, in particolare, che è piaciuto molto è stato “come va avanti la storia” nel quale i ragazzi dovevano raccontare una storia dando ognuno il proprio contributo. Un altro gioco è stato quello di inventare una storia a partire da tre elementi: protagonista, luogo e azione. Altri temi di discussione sono stati il mestiere che vorrebbero fare da grandi e come si immaginano tra dieci anni. L’educatrice, superato un primo momento di ansia per la preoccupazione di trovare attività che risultassero piacevoli per i ragazzi ma che, nello stesso tempo, lasciassero loro qualcosa di significativo, ha constatato che, tranne due ragazze che non si trovavano a loro agio, gli altri si sono divertiti e hanno fatto divertire anche lei, e le hanno fatto percepire l’importanza per i ragazzi di avere uno spazio in cui parlare di sé.

Si sono svolti anche momenti di in cui ci siamo trovati tutti in un’unica stanza e i vari sottogruppi presentavano agli altri le attività svolte. Il cerchio unico è stato convocato anche per discutere su questioni e argomenti che riguardavano tutti e sottolineava l’idea di appartenere ad un unico gruppo.

Foto 7: cartellone delle cose serie.

Tali attività sono state considerate utili anche dalle volontarie che vi hanno partecipato perché gli hanno dato modo di conoscere aspetti personali dei ragazzi, che altrimenti non avrebbero scoperto nel breve momento dei compiti.

 

Foto 10: storia illustrata del principe Ivan.

Foto 11: testimonianza di un volontario di Servizio Civile che ha operato in Guatemala (25 ottobre).

 

Va rilevato anche un elemento problematico di questa attività: è considerata piacevole e attesa da alcuni ma anche difficile e scomoda da altri perché espone maggiormente nel gruppo, rispetto a tutti gli altri momenti del pomeriggio. Questo aspetto è visibile anche dai dati della rilevazione finale sul gradimento espresso dai ragazzi delle attività, in cui il numero dei dissensi è il più alto, anche nei confronti del momento dei compiti scolastici:


Tabella delle risposte alla domanda: “Quanto hai gradito le attività svolte?”

Attività

gradimento

 

per nulla

poco

abbastanza

molto

moltissimo

Momenti di discussione in gruppo

4

5

7

3

6

Cerchio (laboratorio espressivo)

5

6

10

6

8

Svolgimento compiti

2

7

9

7

11

 

Grafico delle risposte:

E.mail: info@gruppobabele.it
Ultimo aggiornamento: 15-lug-14
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